Quando cominci a conoscere qualcuno, in questo caso via web, quante seghe mentali vi fate?
Chissà chi c’è veramente dall’altra parte dello schermo.
Chissà se ciò che scrive è veramente quello che pensa.
Chissà se le emozioni che provi o che prova sono reali o frutto della fantasia.
E quante volte, nella nostra vita, abbiamo preso degli abbagli colossali? Una miriade.
Non è sempre facile smascherare le persone cattive, i bigotti, gli ipocriti e quelli che vogliono solo scopare.
Non è sempre facile capirlo, proprio perchè si è dietro a questo maledetto schermo.
Ci sentiamo protetti, ci sentiamo invincibili e degli Dei e quindi pensiamo davvero di essere invulnerabili a tutto, anche alle emozioni più semplici, come una frase che fa nascere un sorriso sulle labbra.
Credo che tutti noi, navigatori del web, ci siamo chiesti, almeno una volta “Ma chi è questa persona che mi sta facendo ridere così tanto? Ma chi è questa persona che ha monopolizzato le mie giornate? Chi è questa persona a cui non vedo l’ora di scrivere e di raccontare di me?”
Se non vi siete mai fatti nessuna di queste domande, allora non avete mai provato, alcun tipo di emozione qua dentro. Perchè, miei cari, le emozioni si provano eccome.
Prima le provavamo scrivendoci delle lettere, ne aspettavamo l’arrivo, le annusavamo prima di aprirle, le stringevamo al cuore. Adesso, aspettiamo un messaggio, su Whatsapp, su Telegram, ovunque. Non possiamo annusarli i messaggi, ma se ci pensate, sapete benissimo che hanno odore di buono, di fresco.
Lo stesso tipo di odore di buono e fresco che in questo periodo sto sentendo mentre leggo, ascolto e vivo la conoscenza con una persona conosciuta via web.
Noi siamo il team delle prime volte. Quelli a cui mancano tantissime esperienze e vorremmo farle insieme.
Siamo quelli del Tso, perchè abbiamo deciso che vogliamo farci ospitare in una stanza doppia in una struttura per utenti psichiatrici, ma sappiamo benissimo che ci sbatterebbero fuori in due secondi.
Siamo quelli che stanno passando, giornate intere, quasi ininterrotte a scriversi, a parlarsi, a cercarsi, a volersi, a maledirsi perchè quel caffè non possono prenderlo se non tra qualche tempo.
Siamo quelli che vorrebbero strapparsi a morsi ed a graffi, la pelle di dosso e chissà che non lo faremo.
Non si sa quando, né come, ma vorremmo avventurarci in un posto specifico, la conoscenza reciproca di noi stessi.
Difficilissimo. Impossibile. Ma ci proveremo. Cosa ne verrà fuori. Chi lo sa. Ma se non lo si prova come si farà a scoprire?
Emozioni, desideri, profumi, paure, cantonate , sorprese. Quando non si è fatti di ghiaccio, impossibile non sentirli. Senza saltare, non si può volare. E se poi si cade…beh…ci si rialzera’ come al solito, ma rinunciare a volare, anche fosse per poco, anche no.
Ad ogni modo, in questo cielo , il profumo, sa di noi, di caffè, di risate, di pazzia. Se bisognerà scendere , tornare coi piedi per terra… si vedrà, nel frattempo, ogni emozione è una spinta più su
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Il mio freno a mano è già ben che andato. Cosa diavolo hai fatto, alla me “riflessiva”, alla me che va con i piedi di piombo (o almeno ci prova). Spiegami, cosa diamine hai fatto 🙂 🙂
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