Questa mattina mi sono svegliata con questo pensiero.
Cosa significa “metabolizzare”? Secondo la Treccani: “elaborare fino ad assimilare completamente idee, concetti, modi di essere e sim.: certi cambiamenti di costume vanno metabolizzati lentamente“.
Ma vuol dire anche “trasformare” quelle idee, quei concetti, quei modi di essere che vogliamo capire e far nostri.
Quali sono le tecniche più corrette? Non ne ho la più pallida idea, ma di solito, è proprio da qui che si comincia.
Leggevo un articolo sulla “resilienza” e sul superamento dei momenti difficili. Ma è proprio vero che esistano delle strategie che ci permettano di venir fuori dai momenti difficili?
L’articolo è diviso in punti e per ciascun punto spiega cosa e come si dovrebbe affrontare tutto.
- Accetta la vulnerabilità – ok, pienamente d’accordo. Più vulnerabile di così, non so cosa dovrei fare 😀 “La resilienza è la capacità di un metallo di resistere alle forze applicate e deformarsi senza rompersi. Ma l’essere umano non è mai immune dall’urto con la vita. I traumi ci feriscono e talvolta annientano. Siamo vulnerabili”. E fin qua ci siamo. Siamo vulnerabili. Si, e poi?
- Scopri le tue risorse – bisognerebbe fermarsi e analizzare le proprie emozioni. Benissimo. E se queste analisi, portassero ad un’ulteriore caos emotivo? E se le strategie non funzionassero?
- Cambia prospettive – “I cambiamenti possono avere un impatto così destabilizzante da far apparire tutto nero, eppure un grosso sconvolgimento qualche volta segna l’inizio di un periodo differente, in cui veder nascere stimoli differenti e situazioni inaspettate. Abbandonati al flusso degli eventi, accetta questo periodo per quello che è”. E se non lo volessi fare? E se mi destabilizzasse ancora di più? Cosa che per altro succede!!
- Condividi le emozioni – questo è difficile, non tutti sono disposti ad ascoltare e chi dice di esserlo, spesso non lo è veramente. Non ci si pone nei confronti dell’altro in maniera aperta, spontanea, in maniera empatica. Ci si pone, spesso, in atteggiamento di critica, con le braccia incrociate e con il viso duro. Questo, miei cari, riduce fortemente la capacità di ciascuno di noi di voler condividere le emozioni. E allora che si fa? Le si tengono per sè.
- Immagina il presente – Cosa ci rende felici?
Cosa vi rende felici veramente?
Cosa ci fa veramente metabolizzare una scelta, una parola, un gesto?
domande difficili
cosa mi rende veramente felice? Correre/camminare in mezzo alla natura di prima mattina, quando ancora la maggior parte degli esseri umani dorme
alla seconda domanda risponderei con una parola: tempo. Il tempo ci permette di guardare le cose in modo differente; ma lo capiamo sempre poi, quando il mutamento si è palesato
"Mi piace"Piace a 1 persona
Concordo. Il tempo ci fa vedere chiaramente le cose come stanno. A volte vorrei avere la sfera di cristallo per sapere tutto in anticipo. Non so come vivrei però in quel caso, ma di certo mi porrei meno problemi. 🙂
"Mi piace""Mi piace"
O forse te ne creeresti di nuovi perché avresti la tentazione di modificare il futuro già scritto
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non sono mai stata una fautrice del “il mio futuro è già scritto”. Non mi piace. Di solito faccio di tutto per stravolgerlo. 😂😂 Ma poi quello ammazza me 😜
"Mi piace""Mi piace"
Per semplificare: la monotonia non ti si addice 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
A volte si, ma come è che si dice “il troppo storpia” 😜
"Mi piace""Mi piace"
Ahahahahsh vero vero 🙂
"Mi piace""Mi piace"