Ogni tanto mi fermo a riflettere su cosa mi abbia portato, veramente, al Bdsm. E mi rispondo confermando ciò che ho sempre pensato.
È il rapporto con il dolore che provo da sempre che mi ha fatto, in qualche modo, trovare la via e quindi un nome a ciò che sento.
So di essere una Masochista.
Fisica intendiamoci. Una di quelle che amano il dolore. Una di quelle che se picchiano il mignolo sullo spigolo (dopo aver cristato santi e madonne) magari lo vuole rifare.
Una di quelle che se prende un colpo, di qualunque tipo, non dice ahia, ma pensa “ancora”.
Non sono però una Masochista mentale. Quello fa male. Quello ti sviscera l’anima, te la ricontorce e te la rimette peggio di come te le ha tolte.
Non amo le umiliazioni, le trovo stupide e senza senso.
Da tutto devono scaturire delle emozioni, altrimenti di cosa parliamo?
Al di là del niente 
Cosa ti è piaciuto di “taccheggio vegetale”?
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Concordo. Vissuto come andrebbe vissuto si. Vissuto a 360′, con la curiosità, con la voglia di scoprire, con il desiderio.
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Il BDSM è un formidabile step evolutivo. Chi non lo ha vissuto non ha neanche lontanamente idea.
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