umiltà s. f. [dal lat. humilĭtas -atis]. – 1. Qualità di ciò che è umile, non nobile, modesto: u. di natali, di condizione; l’u. di un mestiere; l’u. di un lavoro non deve mai essere motivo di vergogna.2. a. Sentimento e conseguente comportamento improntato alla consapevolezza dei proprî limiti e al distacco da ogni forma di orgoglio e sicurezza eccessivi di sé: avere, dimostrare, fingere u.; è troppo pieno di sé, non ha un minimo di u.; l’u. è una delle virtù cristiane.b. Sentimento e atteggiamento umilmente riverente e sottomesso: se vuoi che Dio ti ascolti, devi pregarlo con u.; si presentò al direttore con molta u.; spesso l’u. dell’aspetto non corrisponde al modo di sentire.c. letter. Atteggiamento e contegno improntati a modestia e riservatezza: Ella si va, sentendosi laudare, Benignamente d’u. vestuta (Dante). – Treccani.
Oggi ho avuto la riprova che le persone ne sono prive.
Ho avuto la riprova che esporsi non è mai un bene, sopratutto quando ricevi minacce gratuite.
Ho avuto la riprova che le persone sono ammattite e che non hanno idea di ciò che fanno.
Hanno solo l’idea di denigrare il prossimo non pensando al male che possono fare.
Come direbbe una persona che conosco… “Avresti dovuto dare retta ai red flags”, ma la mia risposta è sempre stata “Ma si mangiano?” 😀 😀 😀
Chiusa una porta si apre un portone.
Ed addio minacce e follia 😀
Anch’io feci una scelta simile 4 anni fa, ho lasciato un secondo lavoro proprio perché pieno di gente uguale a quella che hai descritto. È stata la cosa migliore per me stessa e non rimpiango nulla. Lasciali nella loro onnipotenza, prima o poi cadranno.
Un abbraccio ❤️
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