Sei arrivato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno e mi hai completamente stravolto l’esistenza.
Non avrei mai pensato di incontrare una persona come te, con idee simili alle mie, con un carattere simile al mio e quel desiderio perenne di conoscenza e curiosità.
E’ proprio vero che le persone si incontrano quando meno te lo aspetti.
Se non avessi conosciuto R non credo che ci saremmo mai conosciuti.
Se R non mi avesse portato in quella chat, io e te non ci saremmo mai annusati.
“La questione è molto semplice, non vorrei essere l’ennesimo che ti fa soffrire” questa è stata una di quelle frasi che mi hanno fatto capire che dietro quella scorza dura si nascondeva una stupenda persona.
“Mi chiedo dove sei stata fin’ora e perchè non ti ho conosciuta prima”
“Potrei dirti la stessa cosa in realtà. Non ero “pronta” ad aprirmi ad altri, come in questo modo e forse tu sei arrivato nel momento giusto. Potrei dirti che mi nascondevo dal mondo pur volendo esser vista (come facciamo quasi tutti). Perchè spesso il mio essere me stessa non è sempre stato gratificante. Perchè alle volte avrei voluto accucciarmi tra le gambe di qualcuno e mille altri motivi diversi. Ma poi mi sono detta che non era il momento di farlo, mi sono detta di aspettare per capirmi ancora un pò, per vedere cosa ne venisse fuori. Un pò come dicevamo ieri – parlare con le persone per vedere come sono e cosa possono “darti”.
Ma con te non è stato così. Non ho cercato il cosa potessi darmi e non ho cercato una sorta di ricambio di nessun genere. Ed a pensarci bene, non lo cerco neanche adesso.
Sto bene, sorrido e penso a tutte le mille cose che ci diciamo.
Non vorrei andare a dormire la notte, per parlarti ancora e scoprire altre cose su di te. E questo, adesso, mi basta.
E si, oggi sono in vena di collari, guinzagli, di camminare di fianco alle tue gambe ed accucciarmi ai tuoi piedi.
Dove sono stata? Non lo so, so che adesso mi piacerebbe rimanere dove sono. Qui con te“.
Ci sono mille pezzetti di noi sparsi in rete.
Sei il mio incastro perfetto. Il desiderio che ho sempre tenuto nascosto, per paura di farmi del male.
Sei tutto ciò che desidero, perchè sorrido come una scema inviandoti anche un semplice messaggio.
Sono felice quando ti sento ridere alle mie battute stupide e sono felice quando cala il silenzio e sento la Tua mano al collo mentre stringe ed il mio respiro si ferma tra la tue mani.
A Settembre, neanche dopo 15 giorni che ci parlavamo ininterrottamente, abbiamo capito che eravamo un “noi”, ci siamo scelti.
“Ti adotto ufficialmente. Ti voglio come mia bestiolina. Voglio che tu sia il mio tutto”
“Ridimmelo quando mi stai stringendo il collare al collo, quando mi terrai legata al pavimento, quando mi metterai il cappuccio e mi lascerai al buio.. quando mi mancherà il respiro e quando avrà i tuoi morsi sulla pelle. Tu… mi fai andare a dormire con la testa piena zeppa di noi e decisamente eccitata. Ho scelto di appartenerti prima ancora che capissimo di voler essere “noi””
“C’erano tante cose che sognavo e negli anni le ho conquistate. Magari non precise a come le avevo immaginate, ma non si può avere tutto. E poi, avevo il desiderio di qualcuno come te. Ed inaspettatamente sei arrivata”.
E poi il nostro primo incontro.. incastrato tra mille impegni diversi.
Un sabato, il 24 settembre, un mio “finto” doppio turno sul lavoro ed un tuo weekend libero da impegni familiari.
L’ansia di non sentirti, quando sono arrivata; la preoccupazione che tu mi potessi aver dato buca. E poi il mio coraggio di prendere la stanza ed aspettarti lì.
E subito dopo la tua chiamata per chiedermi dove fossi, perchè non avevi visto il telefono.
E poi finalmente siamo stati Noi.
“Non ci credo ancora a ieri, sai? E’ stato tutto tanto, tanto naturale, come se lo avessimo sempre fatto. Come se le tue mani le avessi sempre avuto attorno al collo. Ed io sta cosa non me la spiego proprio.”
“E’ vero, come se ci conoscessimo da sempre. Sembrava che non avessi timore per quello che ti facevo. Bendarti ed imbavagliarti è stato molto intenso”
“Mi sono completamente affidata a te”
“Eri nelle mie mani. Mia! Solo Mia!
Quando ti ho messo la mano su bocca e naso, con la camicia di forza e la Wand; sentirti ansimare e fremere sotto l’effetto degli orgasmi. Sapere che ero io a darteli.. non si può descrivere!”
“Non ho mai provato simili intensità di emozioni, non avevo idea che il mio corpo potesse reagire in quel modo. Il coltello passato ovunque sul corpo, i tuoi – Non fare scatti – il coltello sulla fica, mentre la Wand mi provocava mille orgasmi, è stato veramente molto intenso.”
Queste cose le ricordo come fossero successe ieri, eppure sono passati due mesi.
Due mesi, nei quali, si è rafforzato questo legame.
Due mesi, nei quali, siamo anche riusciti a dormire insieme.
Non vedo l’ora di essere nuovamente tra le Tue mani.