Questa mattina su Légami.org ho letto una Puntina degna di nota. Ho voluto rubarle l’idea.
“Non sono stanca di sbagliare e di bruciare il tempo, di calpestare ogni morale e poi gettarla via.
Se Dio ha barato a mio sfavore, dovrà saldare il conto con la mia anima carbone di carne e d’anarchia.
Se trascino la mia ombra nera è perchè io ne vado fiera.
Cerco ancora me.
Giro nuda sotto un’acquazzone, senza divise, più nessun padrone.
Come la vita fosse solamente una partita divertente.
E perchè ogni passo accorcia la distanza, per quanta strada ancora avanza.
Tu mi guardi e vedrai come sempre il lato oscuro solamente.
Non ho paura di cambiare e di restare ancora un’edonista radicale, mentre qui non cambia mai.
Così trascino la mia ombra scura che non ha patria né bandiera, somiglio ancora a me.
Giro nuda sotto un’acquazzone, senza divise, più nessun padrone.
Come la vita fosse solamente una battuta divertente.
E perchè ogni passo accorcia la distanza, per quanta strada ancora avanza.
Ancora, ancora, ancora.
Non sono stanca di cercare o di chiedermi chi è, quel volto scuro in fondo al mare, se assomiglia a me.
Giro nuda sotto un’acquazzone, senza divise, più nessun padrone.
Come la vita fosse solamente una battuta divertente.
Che gran fatica senza alcun compenso, tenere il passo controvento e che il mio cuore rimanesse pietra e la mia anima di seta.”