Desideri

Sono in ferie.
Finalmente una settimana di stop dal lavoro, dal continuo vociare, dal continuo prendere decisioni.
Comincio a sentire la testa che pian piano si sta svuotando.
Comincio a sentire solo il rumore dei miei pensieri.
Incessante.
Sembra quasi un martello pneumatico.
Avrei voluto riempire questa settimana con altro.
Avrei voluto sentire delle dita dentro di me.
Avrei voluto sentire del dolore, partire dal punto esatto del colpo fino a farlo arrivare alla testa.
Contare i colpi fin quasi a non sentire più la più voce, fino a sentire quella mano che accarezza la pelle rosso fuoco.
Sembro quasi in attesa di qualcosa che non arriverà più.
Perchè ciò che ho vissuto mesi fa rasentava qualcosa di perfetto, per me.
Il problema è che non desidero niente di meno.
Mi ripeto che non devo fare paragoni, perchè sono sbagliati.
Ma mi dico anche che se la pelle non “parla” non è quello giusto.
Come si direbbe qua a Genova: “mugugno”.
Perchè in fondo, alle volte, è bello farlo.

Anche se sarebbe decisamente più bello farsi dare delle sculacciate/cinghiate/frustate 😀